mercoledì 28 settembre 2011

NOI VINCIAMO SEMPRE - FINALE STAGIONE 2010/11

Chi ci ha seguito nelle ultime battute dello scorso campionato sa già com'è andata a finire, le parole di un nostro giocatore al triplice fischio riassumono a pieno le emozioni vissute dal popolo grigionero durante le ultime due partite (UNITED FIRENZE - C.S. LEBOWSKI 0-3, C.S. LEBOWSKI - SAN DONNINO 1-2) di una indimenticabile stagione conclusa al sesto posto, ad un passo dal sogno play-off.

 […] E’ finita, non c’è più tempo per recuperare. Al triplice fischio abbraccio alcuni avversari, comunque corretti nel giocarsi la loro partita e gli auguro in bocca al lupo per il proseguo della stagione. Poi mi adagio sull’erba con la testa all’indietro. Dai nostri tifosi parte un applauso scrosciante ma io non ho la forza di guardare il settore. Mi porto le mani sugli occhi e scoppio a piangere. Qualcuno mi alza da terra ma mi incammino dalla parte opposta alle tribune per piangere ancora e sfogare tutta la rabbia che monta da dentro. Poi come tutti gli altri compagni vado ad applaudire il nostro incantevole pubblico. Hanno tutti le lacrime agli occhi, ma cantano e gridano parole di ringraziamento. Li guardo attonito perché non riesco a credere che non siamo stati capaci di regalargli i play-off. A turno i miei compagni passano e mi abbracciano, ma io sono totalmente frastornato. I tifosi continuano a incitarci e a ringraziarci per l’incredibile stagione passata fianco a fianco. E’ una scena di una profonda umanità. Mi avvicino alla rete per applaudire e stringergli le mani. Vorrei quasi saltarla e andare in mezzo a loro per poterli abbracciare uno a uno. Dal settore arriva una bottiglia di spumante che però non ho la forza di toccare. Tonio, il mio più grande tifoso, si accorge del mio stato di scoramento e mi dice qualcosa per incoraggiarmi: io mi tolgo la maglia e gliela porgo. “E’ per te, mi auguro tu possa tenerla, ma non so se la società la rivuole indietro”. Carlos ci urla di fare attenzione ai bambini che ha intorno, che srotolano uno striscione a due aste “Tutti pazzi per il Lebowski”. L’han fatto per noi prima della partita. Torniamo negli spogliatoi, dove diversi tifosi ci hanno raggiunto. Il mister ci chiama tutti dentro, ci fa sedere e attacca un discorso a piena voce. Ci ringrazia per i momenti vissuti, sottolinea, come ci siamo accorti, che nel Lebowski una sconfitta può valere più di una vittoria, perché una sconfitta, come quella che abbiamo subito oggi, ci rende tutti uomini migliori. E nel nostro cammino probabilmente è da questa sconfitta che dovevamo passare per arrivare alla nostra meta. E quindi restiamo tutti uniti, restiamo tutti in questa squadra per vincere il prossimo anno. Essere diventati un gruppo, una famiglia che resta forte nella sconfitta è la sua e la nostra vittoria e a chi non basta starà male. Ci facciamo un grande applauso, mi alzo e lo abbraccio forte. Poi il mister fa partire i cori della Moana Pozzi e tutti insieme giocatori, dirigenti e tifosi cantiamo e facciamo festa come se avessimo vinto. Perché abbiamo vinto, anche se non giochiamo i play-off. E fin quando saremo tutti insieme il risultato di oggi sarà più facile da accettare. Perché io mi conosco, sono uno di quelli a cui non basta e una volta da solo starà male (21 maggio 2011)"

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