giovedì 22 novembre 2012

CENTRO STORICO LEBOWSKI vs FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO

Diciamo che l'abbiamo sempre messo in conto. Diciamo che verso Settembre, tra le tante sfide che il nostro CSL si prepara ad affrontare, la Curva ed i suoi impagabili addetti ai lavori sanno già che ci sarà un'altra pagina di storia da scrivere nell'infinita contesa con gli Organi Federali. Fumogeni, cori, striscioni scorretti, hanno da sempre rappresentato per gli onorevoli signori della FIGC, una lauta fonte di approvvigionamento dalla quale attingere per "arrotondare" i conti nelle sue casse.
Sarà la crisi, economica, di ideali e di valori, ma quest'anno i nostri valorosi avversari stanno davvero superando se stessi. Non è nostro interesse nè vanto rendere pubblici i vari episodi che accadono tra le due parti, almeno quando si tratta di multe e contestazioni "normali". Ma a sto giro siamo veramente incazzati, e pensiamo che sia giusto che tutti conoscano il modus operandi di questa Istituzione.
Andiamo con ordine :
Domenica 4 Novembre si gioca al Galluzzo CSL - Calcio Cartagine (5 - 0), a distanza di alcuni giorni dall'ennesima morte sul lavoro, avvenuta negli stabilimenti dell'Ilva, a Taranto. La Curva Moana Pozzi decide, dato che nessun'altro l'aveva fatto, di istituire un minuto di silenzio (invitando anche le squadre in campo a partecipare) in memoria di un altro uomo (dal 1° Gennaio ad oggi siamo a quota 567) che ha perso la vita in modo tragico ed ingiusto, ed allo stesso tempo per protestare contro il fatto che in Italia, sui campi di calcio come nelle scuole e in altri luoghi pubblici, vengono imposte commemorazioni e onorificenze per militari, sbirri e altre canaglie a guardia di un sistema marcio e corrotto, a differenza di chi perde la vita sul posto di lavoro, sacrificando la sua esistenza per portare a casa un tozzo di pane e tonnellate di sopraffazione, sfruttamento, arroganza, rischi e ricatti.

Da voci di corridoio, veniamo a sapere che nella compagine avversaria militano alcuni componenti delle Forze dell'Ordine, e così decidiamo di salutarli a modo nostro, come noi pensiamo sia giusto fare, come noi ci sentiamo di fare.
Questa è la risposta della Figc:

E' chiaro che, con tutte le analisi che si possono fare andandosi a leggere gli articoli di questo N.O.I.F. (che nel nostro campionato viene applicato solo e soltanto nelle contestazioni a carico del CSL) e del Codice sportivo, la risposta è comunque molto semplice: clima di terrore. Loro vogliono zittire qualsiasi tipologia di vita, polemica o contraddittorio, per mantenere il mondo del calcio dilettantistico un'ameba che risponda Sissignore a qualsiasi pretesa da parte di questi cani (andatevi a vedere QUANTO CAZZO COSTA iscriversi al campionato di Terza Categoria, ANDATECI!). Senza contare il confronto con le multe comminate alle altre società per fatti, se vogliamo, ben più "gravi" di quelli a noi contestati (non si tratta ovviamente di moralismo nè di vittimismo, pensiamo non ci sia bisogno di sottolinearlo!), che dimostra un accanimento bieco ed ipocrita verso il nostro ambiente.
La riconferma di tutto questo avviene la settimana seguente, quando al campo sportivo della Volpaia si gioca Sesto 2010 - Lebowski (0 - 1). Decidiamo di rispondere alla Federazione, come di consueto, con una frase per esprimere con determinazione il nostro sdegno e per comunicargli che non saranno 526 euro di multa (una batosta!) a farci abbassare la testa:

Questa la loro reazione:

Durante la settimana seguente veniamo a conoscenza di un fatto accaduto in Serie D, durante la partita tra Sansepolcro e Fiesole Caldine. Un giocatore di origini Ivoriane della squadra ospite, Daniel Kouko, per tutta la durata del match, è vittima di offese razziste, sputi e insulti da parte di giocatori e tifosi avversari. Daniel (che si è gia trovato in situazioni del genere ed ha già pagato la sua reazione giusta e istintiva con richiami disciplinari e svariati cartellini), dopo aver sopportato per gran parte della partita, reagisce con rabbia chiedendo all'arbitro un provvedimento. Il provvedimento arriva, ed è la sua espulsione dal campo con sospensione per due giornate. E' il colmo. Il perbenismo ostentato dalla Federazione si trasforma in una isterica e reazionaria squalifica che va a colpire un ragazzo vittima di ripetute angherie, con la sola colpa di essersi ribellato al menefreghismo e all'ignoranza. Non vogliamo certo fare i moralisti: durante le nostre partite è pratica abbastanza solita quella di offendere in modo becero e talvolta anche pesante gli avversari anche senza motivo, ma comunque, a unico e palese scopo goliardico ma, certamente, il razzismo non è mai stata e mai sarà una categoria a noi consona. L'ipocrisia e l'infamità della Figc vengono ancora una volta a galla, e noi decidiamo di smascherarla, dedicando nuovamente uno striscione a questi signori (esprimendo anche la nostra vicinanza a Daniel) che esponiamo durante la partita di Domenica 18 Novembre tra CSL e Potente (5 - 0):

Ad azione, reazione:


Lo scopo di queste righe è quello di denunciare il comportamento vergognoso degli organi Federali nei nostri confronti (e non solo), riteniamo giusto che ognuno sia a conoscenza di cosa sta succedendo e si faccia una sua opinione. Il nostro modo di comunicare sono certamente cori e striscioni ma, dato che spesso e volentieri ci troviamo in situazioni di totale silenzio, in cui le nostre espressioni non vengono riportate o comunque non trovano risalto a livello pubblico, vogliamo estendere il nostro campo d'azione e ricordare a questi personaggi che il Centro Storico Lebowski è sì una risorsa, sportiva e sociale, ma non un giocattolo da usare per rimpinguare le casse di nessuno, nè uno strumento per affermare alcun tipo di potere e arroganza. Decidiamo noi cos'è il Lebowski, e non permetteremo a nessuno di sfruttarlo a suo piacimento.

Sempre a testa alta, AVANTI CSL - AVANTI ULTIMI RIMASTI ! FANCULO FIGC !

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