Una preoccupante ondata di disagio invade la Stazione di Campo di Marte all' "alba" di Sabato 24 Aprile, dove una trentina di U.R.L. si sono dati appuntamento per complicarsi la vita, regalando ad una trasferta altrimenti corta e noiosa il suo perché. Saliamo sul treno e subito partono le prime lacrime quando la controllora (che 'un sapeva come ragguantare la situazione) chiede al più "anziano" del gruppo se fossimo per caso una scolaresca... noi beviamo e lei ll'è briaha! Il treno parte e cerchiamo di massimizzare i rimanenti 18 minuti che ci separano dalla stazione di Pontassieve, facendoci notare come ben sappiamo fare, tra cori, schiamazzi e cose che diciamo ma non pensiamo (almeno spero!). Giunti alla stazione sotto un sole decisamente estivo optiamo per raggiungere l'impianto a piedi (il quale dista circa un paio di chilometri dalla ferrrovia) ed anche in questo frangente esprimiamo tutto il nostro dissenso nei confronti della vita, alla ricerca del campo sperduto. 
Raggiunto l'impianto di San Francesco a Pelago ci rendiamo conto che c'è la spiaggia ma non il mare, ma siamo qui per sostenere il Lebowski, gli diamo dunque il giusto peso e attacchiamo pezze, striscioni e tamburo come siamo soliti fare. Un po' di relax e subito in piedi per l'inizio della partita contro l'Albereta 72, formazione relegata nei bassifondi della classifica. Due torce e il coro d'apetura per far vedere ai ragazzi che siamo sempre la, nonostante i risultati e la Dea Bendata ci voltino continuamente le spalle. Detto questo alziamo uno striscione a favore della Wilde Horde 1996, gruppo principale della curva di Colonia colpito dal più forte degli atti repressivi, l'illegalizzazione del gruppo stesso per mano della società del 1. FC Köln, criminalizzati dai media nazionali e dalla stessa gente comune a seguito di un episodio non certo allarmante a questi livelli, in cui a rimetterci è stato unicamente un furgoncino e nemmeno i viaggiatori dello stesso: "LANG LEBEN DIE ULTRAS!" (LUNGA VITA AGLI ULTRAS!). 
Il tifo prosegue a ritmi lenti intervallati da momenti intensi, si vedono i primi torsi nudi della stagione e si vede nuovamente il reinventato bomber Bergamo che schiaccia in rete di testa il gol del momentaneo vantaggio. La Pozzi esplode e continua a sostenere, fino ad un secondo tempo in cui esplode invece la demenza, mentre la squadra si trova in superiorità numerica a sbagliare troppo, compreso un calcio di rigore, e a subire la rete della beffa sull'unica sortita offensiva degli avversari. Il forcing finale regala altri errori sotto porta ed il classico fenomeno che si sente prima figo dietro la rete insultando senza motivo, volando poi via di motorino dall'uscita secondaria dopo il triplice fischio. Nel frattempo saltelliamo con l'arbitro e "assaliamo" un pullman, prima di incamminarci sulla strada del ritorno. Ma ancora non ne abbiamo abbastanza e cambiamo strada rispetto all'andata, finendo nel centro di Pontessieve dove, percorrendo il corso allestito a mercatino, compatti con le mani alzate e tutta la rabbia del mondo intoniamo "ci son due coccodrilli ed un orango tango, due piccoli serpenti, un aquila reale il gatto il topo l'elefante, non manca più nessuno, solo non si vedono i due liocorni". Nel paese si leva immediatamente il silenzio, alcuni si rintanano nei negozi, altri ci scrutano immobili e attoniti dalle finestre e dalle bancarelle. I nostri volti sono fermi, aggressivi e decisi in quello che cantano, le voci rimbombano in uno scenario surreale, uno spettacolo unico! Arrivati alla stazione fieri e soddisfatti della nostra goliardia, continuiamo nell'escalation del disagio che ha il suo culmine sul treno quando un Birro e la Controllora (sei bellissimaaaa!!) cercano di riportarci alla quiete ma noi fieri e decisi rispondiamo che per il nostro Pontassieve non abbasseremo mai la voce, iniziando ad intonare cori per i biancoazzurri, reduci dalla trasferta a Compiobbi... Pontassieve Capitale!
AVANTI C.S. LEBOWSKI, AVANTI ULTIMI RIMASTI!
1 commento:
0 commenti
Posta un commento